Il racconto di Katia, una figura importante del nostro team
La famiglia di Alice si è allargata tantissimo in questi anni. Dalla prima pizzeria in Via delle Grazie all’ombra di San Pietro, siamo arrivati in città nuove ed inaspettate, incontrando tantissimi pizza lovers. Dal 1990 ad oggi abbiamo fatto conoscere la nostra pizza al taglio grazie al sorriso e all’allegria dei nostri collaboratori, membri della grande famiglia di Alice. Ma cosa vuol dire per loro far parte del mondo di Alice? Quali sono i loro desideri e aspirazioni? E soprattutto cos’è per loro la Pizza?
È da qui che nasce “A Casa di Alice”. Vogliamo raccontarvi Alice dagli occhi delle persone che la rendono speciale ogni giorno.
Siete pronti ad entrare nella nostra casa?
Quanti anni hai, Katia? 22. Caspita, sei giovanissima. Da quanto fai questo lavoro? Tre anni e mezzo. Perché invece di fare qualunque altra cosa, hai deciso di lavorare per Alice? Mi è capitato per caso. Mi hanno contattato per propormi di lavorare in una delle pizzerie. Ed ho accettato. Dove hai cominciato? Nella pizzeria Alice di Frascati, vicino Roma, dove abito, e dove mi sono sempre trovata molto bene. Poi, che è successo? Alice mi ha portato a Madrid. Un periodo incredibile, dove ho imparato molto. A 20 anni ritrovarsi in Spagna, caspita che sogno! Lì ho imparato a fare un po’ tutto in pizzeria, anche la pizza. Poi sono tornata a Roma, ho lavorato a Via Tuscolana e adesso sono in pieno centro, vicino Campo de’ Fiori. Poi chissà.
Quali sono le cose che piacciono più ai clienti di Alice?
Le pizze più golose, quelle con formaggio, salsiccia, guanciale.
Se fossi un gusto di pizza quali saresti?
Una gricia, la mia pizza preferita. Mi fa impazzire il sapore del guanciale.
Secondo te cosa apprezza un cliente in Alice?
Credo il fatto che siamo, o cerchiamo di essere, sempre tutti molto allegri e molto disponibili. Un cliente arriva alle 10 di sera e anche in quel momento, sono felice di farcire una pala per lui. Io personalmente credo molto nel fare gruppo, nel trovare un modo di lavorare bene insieme. Anche se è una giornata storta, noi cerchiamo di portare sempre il sorriso.
Diccelo con una sola parola!
Elettrizzante, è quello per cui mi piace e per cui rimango qui.
Se potessi portare Alice in una meta ancora sconosciuta?
Mi piacerebbe andare a Tenerife.
Qual è la chiave di questo lavoro?
Essere sempre pronti ad ascoltare quello che dice il cliente. Spesso quando c’è molto caos, andiamo di fretta e vedo che le persone si sentono trascurate. E’ in quel momento che mi sforzo di dare di più. Per me questo lavoro non è mai stato pesante!