A Casa di Alice: vi presentiamo Fabio!

Il racconto di Fabio, una figura importante del nostro team

La famiglia di Alice si è allargata tantissimo in questi anni. Dal primo punto vendita in Via delle Grazie all’ombra di San Pietro, siamo arrivati in posti nuovi ed inaspettati, incontrando tantissimi pizza lovers. Dal 1990 ad oggi abbiamo fatto conoscere la nostra idea di pizza a tanti nuovi clienti, grazie al sorriso e all’allegria dei nostri collaboratori, membri della grande famiglia di Alice. Ma cosa vuol dire per loro far parte del mondo di Alice? Quali sono i loro desideri e aspirazioni? E soprattutto cos’è per loro la Pizza?

È da qui che nasce “A Casa di Alice”. Vogliamo raccontarvi la famiglia di Alice dagli occhi delle persone che la rendono speciale ogni giorno.

Siete pronti ad entrare nella nostra casa?

Fabio

Le storie di “A Casa di Alice” continuano. Oggi incontriamo Fabio, nostro fedelissimo pizzaiolo che fa parte della nostra Famiglia da molto tempo. Come Annarita e Barbara, anche Fabio ci ha raccontato la sua storia e la sua passione per la pizza. Un amore iniziato nella prima pizzeria di Alice tanti anni fa.

Come ti chiami?

Fabio.

Quanti anni hai?

40.

Da quanto tempo lavori in Alice?

Dal 2000.

Quindi quanti anni sono?

Eh, sono quasi 20… sono 18 anni.

Dove lavori?

Lavoro a San Pietro in Via delle Grazie, che è il primo punto vendita di Alice.

E di cosa ti occupi?

Pizzaiolo, mi occupo del pizzaiolo no? (ride) No, io sono un pizzaiolo (vabbè poi tagli).

Tu sei sempre stato un pizzaiolo?

Sì, sono sempre stato un pizzaiolo.

Che lavoro volevi fare da piccolo?

Da piccolo volevo fare… In realtà mi sono sempre piaciuti i lavori manuali. Mio padre era elettricista e penso di aver preso da lui la mia attrazione per questi tipi di lavori. Ancora adesso mi piacciono questi lavori manuali.

Se fossi un gusto di pizza quale saresti?

Margherita. La più richiesta, la più semplice, la più buona.

Cosa piace di più ai tuoi clienti quando vengono nel tuo punto vendita?

Sicuramente la Margherita e il crostino prosciutto cotto e mozzarella. Questi sono i gusti che vanno di più e poi piacciono molto anche ai turisti che sono una grande fetta dei nostri clienti. Poi anche la pizza con la mortadella è sempre molto richiesta, ma diciamo che la margherita e la crostino sono le regine del banco.

Cosa piace di più ai tuoi clienti in generale di Alice secondo te. Perché la gente sceglie Alice?

La leggerezza degli ingredienti, come viene lavorato il tutto. Il fatto stesso di utilizzare in maniera giusta e corretta tutti i procedimenti e gli ingredienti rende quella di Alice una pizza molto leggera. I prodotti che utilizziamo non sono mai casuali, è un nostro motto.

Lavori vicino a San Pietro. Cosa mangiano i turisti da Alice?

Tutto. Il turista viene da Alice e assaggia tanti gusti diversi. C’è sempre la pizza più internazionale e classica tra le loro prime scelte, ma poi vedendo i banchi si incuriosiscono sugli altri gusti e alla fine li provano! In generale, comunque loro preferiscono ingredienti come salsiccia e bacon, gusti forti e molto decisi.

Alice propone la pizza romana in teglia. Per chi non è romano il concetto della pizza al peso è semplice da capire oppure no?

In generale i turisti sono abituati a prendere la pizza a spicchi. Ma quando entrano e cominciano a scegliere la pizza, gli si spiega subito come funziona e capiscono al volo il concetto. E sapeste come si divertono!

Tu hai sempre lavorato nel punto vendita in Via delle Grazie?

Sempre.

E non hai mai voluto lavorare altrove?

No, lavoro lì da quando ancora non era Alice. Perché il marchio Alice nasce…dopo il 2000. Sì, nasce nel 2002, quindi io stavo lì già da un paio di anni.

Quindi conosci Domenico da tanti anni. Com’è il tuo rapporto con lui?

Padre figlio. Io lo ritengo così a tutti gli effetti, sono quasi vent’anni che lavoriamo insieme. Ho sempre seguito le sue indicazioni, l’ho sempre rispettato su tutto. In questi anni ho visto tanti cambiare lavoro e percorso, ma io no. Ho sempre avuto Domenico come maestro. Chiunque lo conosca può confermare quello che dico. Quindi, sì, direi che è come un padre per me.

Nella tua giornata di lavoro qual è il momento che preferisci?

Quando il locale è pieno e si lavora di corsa. Secondo me si lavora meglio nel caos, sembra strano ma più lavori e meglio è, anche il forno ad esempio funziona meglio.

3 parole che descrivono la pizza secondo te: aggettivi, verbi, quello che vuoi.

La pizza è famosa in tutto il mondo, si cerca di riprodurla un po’ ovunque. La pizza per farla ci vuole passione, quello è il segreto fondamentale. Quindi, pizza è passione. La pizza è anche un nostro patrimonio italiano riconosciuto da tutti e poi è un pasto veloce sicuramente più buono e genuino rispetto a tanti altri.

E secondo voi, quali sono 3 parole che descrivono la pizza?
Ditecelo usando l’hashtag #acasadialice