Il racconto di Barbara, una figura importante del nostro team
La famiglia di Alice si è allargata tantissimo in questi anni. Dal primo punto vendita in Via delle Grazie all’ombra di San Pietro, siamo arrivati in posti nuovi ed inaspettati, incontrando tantissimi pizza lovers. Dal 1990 ad oggi abbiamo fatto conoscere la nostra idea di pizza a tanti nuovi clienti, grazie al sorriso e all’allegria dei nostri collaboratori, membri della grande famiglia di Alice. Ma cosa vuol dire per loro far parte del mondo di Alice? Quali sono i loro desideri e aspirazioni? E soprattutto cos’è per loro la Pizza?
È da qui che nasce “A Casa di Alice”. Vogliamo raccontarvi la famiglia di Alice dagli occhi delle persone che la rendono speciale ogni giorno.
Siete pronti ad entrare nella nostra casa?
Eccoci arrivati alla seconda storia di “A Casa di Alice”. Dopo aver ascoltato le parole di Annarita, una dei nostri storici collaboratori, oggi incontriamo Barbara. Giovanissima, ma con le idee molto chiare, Barbara ci racconterà il suo amore per la pizza e cosa vuol dire per lei far parte della Famiglia di Alice.
Come ti chiami?
Barbara.
E quanti anni hai?
Ho 23 anni.
Da quanto tempo lavori in Alice?
Lavoro da Alice da circa un anno e mezzo.
In quale punto vendita lavori?
Lavoro a Ostiense. Lavoro nelle due pizzerie di Via Marmorata e all’interno del sottopassaggio di Ostiense.
E a breve lavorerai…?
A breve lavorerò nel punto vendita di Santiago de Compostela in Spagna. È un nuovo progetto!
Sei contenta, sei emozionata?
Emozionatissima! Come tutte le iniziative che ho intrapreso in questo anno e mezzo in cui lavoro da Alice.
Che lavoro svolgi tu?
Ho intrapreso un nuovo percorso da pizzaiola, dopo aver iniziato come banchista. Mi si è aperta una nuova strada per conoscere a 360 gradi il mondo di Alice Pizza, per questo ho deciso di percorrerla.
Com’è per una donna fare il lavoro da pizzaiola? Te lo chiedo perché di solito lo fanno gli uomini…
Fare il lavoro di pizzaiola donna è sicuramente una cosa nuova, ma è anche emozionante. Certo, la manualità di una donna è diversa da quella di un uomo e questo può avere un impatto sull’impasto. Potrebbero sicuramente sottovalutarmi per questo, ma a me piace e mi impegno al massimo per fare tutto quello che fa un pizzaiolo uomo.
Quando eri piccola che lavoro volevi fare?
Quando ero piccola ho sempre sognato di lavorare con l’arte, una passione che porto ancora avanti studiando storia dell’arte nel tempo libero. E sai una cosa? In questo percorso in Alice ho ritrovato molto di questa mia passione. Dalla decorazione delle pizze alla scelta delle materie prime, come un pittore sceglie le tonalità giuste dalla sua tavolozza di colori. Insomma, ogni bravo pizzaiolo ha un suo estro creativo che applica al suo lavoro.
Bella risposta. E se fossi un gusto di pizza quale saresti?
Se fossi un gusto di pizza sarei… questa è proprio una bella domanda! Se fossi un tipo di pizza sarei una spinaci e stracchino. È una cottura particolare della pizza, potremmo dire, al contrario: sotto gli spinaci e sopra l’impasto. Mi raffiguro molto perché è una cosa un po’ diversa dal solito.
Cosa vedi che viene maggiormente apprezzato dai clienti che vengono da Alice?
La prima cosa che i clienti apprezzano è sicuramente come vengono accolti nel punto vendita. La cordialità, il fatto di sentirsi nel mondo di Alice è molto importante, per me è una seconda famiglia. I clienti, in generale, sanno apprezzare tutto il nostro lavoro, l’impegno dei ragazzi che c’è dietro a quella pizza che mangiano già con gli occhi non appena la vedono esposta sui banchi. L’esperienza complessiva li gratifica e li fa uscire soddisfatti dal punto vendita.
Qual è, invece, il momento della tua giornata di lavoro che preferisci?
Il momento che preferisco durante la mia giornata di lavoro è quando ricevo il commento dei clienti. È una tale soddisfazione perché oltre ad osservare quello che accade nella sala vendita, sbirciano dentro la cucina dalle vetrate. Sanno bene, quindi, quanto ci impegniamo nel nostro lavoro e spesso capita che esprimano spontaneamente dei commenti nei nostri confronti, gradevoli, di supporto, insomma ci fanno sentire veramente apprezzati.
3 parole che descrivono secondo te la pizza: aggettivi, verbi, quello che vuoi.
Casa, colori e amore. Per me è questo (ride).
E secondo voi, quali sono 3 parole che descrivono la pizza?
Ditecelo usando l’hashtag #acasadialice