A Casa di Alice: vi presentiamo Annarita!

Il racconto di Annarita, una figura importante del nostro team

La famiglia di Alice si è allargata tantissimo in questi anni. Dal primo punto vendita in Via delle Grazie all’ombra di San Pietro, siamo arrivati in posti nuovi ed inaspettati, incontrando tantissimi pizza lovers. Dal 1990 ad oggi abbiamo fatto conoscere la nostra idea di pizza a tanti nuovi clienti, grazie al sorriso e all’allegria dei nostri collaboratori, membri della grande famiglia di Alice. Ma cosa vuol dire per loro far parte del mondo di Alice? Quali sono i loro desideri e aspirazioni? E soprattutto cos’è per loro la Pizza?

È da qui che nasce “A Casa di Alice”. Vogliamo raccontarvi la famiglia di Alice dagli occhi delle persone che la rendono speciale ogni giorno.

Siete pronti ad entrare nella nostra casa?

Annarita

Oggi incontriamo Annarita, nostra collaboratrice da molti anni nella prima pizzeria di Domenico in Via delle Grazie.

Come ti chiami?

Annarita.

Ci puoi dire da quanto tempo lavori per Alice?

Lavoro da Alice da 12 anni. Dal 2006 quindi.

E dove lavori?

Lavoro nella pizzeria in Via delle Grazie. Ho sempre lavorato lì.

Di cosa ti occupi in Via delle Grazie?

Faccio la banchista. Lavoro nella sala vendita e mi occupo del banco.

Che lavoro volevi fare da piccola?

Quando ero piccola desideravo lavorare nel settore commerciale. Ho sempre fatto questi tipi di lavoro.

Perché ti piace?

Mi piace perché è un modo per socializzare. È un lavoro che permette di stare molto in contatto con la gente.

Se fossi un gusto di pizza quale saresti?

Ti dico il gusto che piace a me di pizza (ride)? Io mangio tanto la marinara perché è fresca, saporita e bella anche da vedere.

Cosa piace di più ai tuoi clienti quando vengono al tuo punto vendita? Qualsiasi cosa, dai gusti all’esperienza complessiva.

La cosa che ti posso dire che ho notato in questi anni di esperienza è che per il cliente è molto importante l’effetto visivo della pizza. I clienti amano le pizze e le scelgono per come sono condite e decorate. Quando esce la pizza speck e provola senti proprio la ola dei clienti meravigliati. E poi, oltre all’estetica, anche il modo in cui viene servita piace moltissimo. Il fatto che la pizza sia tagliata a pezzettini, il servizio sul vassoio: noi non vendiamo pizza piegata a panino, da Alice c’è tutto un altro tipo di cultura legata alla pizza e questo piace molto al cliente.

Il tuo punto vendita è vicino a San Pietro. Ti capita di lavorare con i turisti?

Sì, moltissimi.

I turisti gradiscono la pizza al taglio romana?

Sì, sono molto attratti dalla pizza al taglio romana e la gradiscono anche parecchio! Una volta spiegata la vendita a peso, non rimangono mai delusi, anzi!

Anche tu conosci Domenico da tanti anni. Com’è il tuo rapporto con lui?

Molto bello. Domenico è una persona fantastica, non è il classico datore di lavoro. È come un padre per noi. Mimmo c’è sempre.

Nella tua giornata di lavoro qual è il momento che preferisci?

Bè l’ora di pranzo, quando c’è più affluenza in pizzeria.

Perché?

Per me il mio lavoro è più bello quando c’è più gente. Perché lavorando di più metti più in pratica la tua esperienza, il tuo lavoro, hai più contatto con le persone.

3 parole che secondo te descrivono la pizza: aggettivi, verbi, quello che vuoi.

Più buona. Bella, perché le nostre pizze sono belle (ride). Leggera.

E secondo voi, quali sono 3 parole che descrivono la pizza?
Ditecelo usando l’hashtag #acasadialice